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campana maggiore
campana piccola
mezzana
Duomo di Barga -Campanile di San Cristoforo-

Campana maggiore  

Anno di fusione: 1737 .

Fonditore: P.Iulianus Moreni di Pescia.

Diametro. 116 cm.

Altezza: 124 cm.

La sua voce armoniosa e potente si fa udire anche attraverso l' iscrizione la quale, pare proprio intonata all' Anno Santo dell' Umana Redenzione.

"Vox Dei in virtute, vox Dei in magnificentia, regia, victrix, imperiatrix per signum s. liberet nos ab omni malo."

La voce di Dio nella sua potenza:la voce di Dio nella sua magnificenza; voce regale, vincitrice, per virtù del segno della S. Croce ci liberi da ogni male.

Ed ogni volta che la campana maggiore farà sentire la sua voce il nostro pensiero corra alla croce segno di nostra Redenzione e conforto in ogni tribolazione.

Campana piccola

Anno di fusione: 1580.

Fonditore: Natale da Metuno.

Diametro. 104 cm.

Altezza; 106 cm.

In essa con le immagini del SS. Crocifisso, della Madonna e di S. Cristoforo abbiamo l'iscrizione seguente:" mentem sanctam, spontaneum honorem Deo et patriae liberationem.

Natale a Metuno, campanario. MDLXXX."

Nel nome di Cristo Redentore io col mio suono v' invito ad una vita Santa, a rendere spontaneo onore a Dio e ad interessarvi e rallegrarvi per la liberazione della patria.

Era la campana che sull' Arengo, tra la casa di Dio e la sede del Podestà chiamava a parlamento nei momenti più importanti e più gravi della vita comunale.

(All' ombra del Duomo di Barga, Mons. Lino Lombardi)

 

Campana mezzana

Anno di fusione: 1812.

Fonditore: Fonderia Bimbi.

Diametro: 116 cm .

Altezza: 118 cm.

In essa abbiamo le immagini di Gesù, della Madonna e di San Cristoforo e la seguente iscrizione: "Il Signor Dottor Menchi a sue spese e colle spontanee elargizioni fece rif.(ondere) Anno Domini MDCCCXII.F.F Bimbi fece rifondere questa campana essendo maire ed operaio il Sig. Francesco Bertacchi."

Nonostante le vicende religiose e politiche del tempo la campana non è poi muta affatto e ricorda alle generazioni la liberalità del Sig. Menchi e le elargizioni spontanee del popolo sempre pronto ad opere di bene o volgano lieti o tristi i tempi per l' idea religiosa, sia che il papa domini dal Colle Vaticano, sia che gema prigioniero a Savona o a Fontainebleau.

"Suonate, o campane, la gloria del Signore Risorto; il vostro suona accompagni il trionfo dell' Uomo Dio."
I CAMPANARI INVITANO A RICORDARE IL DUECENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA RIFUSIONE, AVVENUTA NEL 1812, DELLA CAMPANA MEZZANA DEL CAMPANILE DEL DUOMO SU CUI SONO RIPORTATE LE IMMAGINI DI GESU' DEL SS. CROCIFISSO, DELLA MADONNA E DI SAN CRISTOFORO.

 

In tempi remoti le campane erano il mezzo di comunicazione più semplice e immediato: servivano per tutti gli usi comunitari, chiamavano alla preghiera, alla gioia, al pianto, al riposo e regolavano la vita quotidiana dall' alba fino dopo il tramonto.

Al mattino suonavano l' Angelus invitando alla preghiera e al lavoro che, in tempi di forte religiosità, iniziava appunto con la preghiera, annunziavano il mezzogiorno e la breve pausa destinata alla mensa, suonavano al tramonto l' Avemaria poi l' Or di notte e infine il coprifuoco.

Dal campanile, alto sul colle, i rintocchi si spandevano per la valle e salivano ai monti ad annunziare gli avvenimenti lieti e tristi, chiamavano a parlamento, suonavano a martello quando un pericolo si avvicinava e bisognava correr tutti a fargli fronte, dispiegavano la loro voce nei doppi quando era festa grande.....

Le campane, fossero quelle del Duomo o quelle più modeste dei paeselli, erano la voce amica, quella che ognuno portava in cuore andandosene lontano e che desiderava udire al suo ritorno. Il Pascoli nelle sue poesie fece spesso riferimento alle campane... (Voci della vecchia Barga-Maria Vittoria Stefani)

"buoni villaggi che vivete intorno

al verde fiume, e di comune intesa

vi dite tutto ciò che fate il giorno"

Giovanni Pascoli.

 

 

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